Gennaio nei mesi della Pieve di Santa Maria Assunta ad Arezzo

Il ciclo dei mesi del portale maggiore della pieve di Santa Maria Assunta in Arezzo ci accompagna tutto l’anno. di Alberta Piroci Branciaroli

Per l’identificazione certa del mese, oltre alcuni particolari presenti nella tradizione iconografica, lo scultore appone un’iscrizione sovrastante il personaggio e per il mese di Gennaio troviamo la seguente scritta: HIC EST BIFRONS IANUARIUS. 

E’ il primo mese dell’anno e in questa raffigurazione allegorica è più che altrove presente un diretto riferimento ad un modello classico: Giano bifronte con le due teste differenziate l’una bionda che guarda il passato e l’altra bruna che guarda il futuro. Il personaggio caratterizzato da pettinature accurate con frangetta, indossa un mantello azzurro e una veste rossa. Seduto all’interno di un camino, si scalda mentre un pentolone è avvolto da lingue di fuoco. In alto sono appesi ad affumicarsi degli insaccati, un calice di vino nuovo contribuisce a combattere i rigori dell’inverno. 

Di particolare interesse risultano le notazioni di costume come le calzature di Giano, descritte con attenzione realistica nei particolari e caratterizzate da una spessa suola di legno su cui è inchiodata una tomaia, conclusa da una passata di cuoio robusto. I volti di Giano bifronte, dal roseo incarnato, presentano vivaci occhi neri, molto espressivi e sottolineati da un’ampia e sottile arcata sopraccigliare, particolari che mostrano la sensibilità dell’artista e la raffinatezza nell’esecuzione della scultura.

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